Storia locale

CANELLI, 8 MARZO: ELENA GASPARIN, I “NOMI” DI CANELLI E LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE DONNE

Sabato 8 marzo, alle ore 17, in Biblioteca G. Monticone, Elena Gasparin chiuderà il terzo ciclo di appuntamenti canellesi con la Storia con un intervento su Vigneti, case e cascine: la toponimia di Canelli. Elena Gasparin, canellese di ventisei anni, si è recentemente laureata a pieni voti in Letteratura, filologia e linguistica italiana ed è attualmente insegnante nella scuola primaria.

Grande Guerra: notizie dal fronte interno canellese

Nella foto, il canellese Dante Aliberti, secondo da sinistra. 1917

Dopo la proiezione del film Onde di Terra, i Precena StorIci continuano nella Sala Aliberti della Biblioteca Civica G. Monticone di Canelli (via G.B. Giuliani 29). Sabato 22 febbraio, alle ore 17, sarà la volta del giovane storico Luca Stroppiana, che tratterà il tema Grande Guerra: notizie dal fronte interno canellese.

Film ONDE DI TERRA, di Andrea Icardi

Continuano gli appuntamenti dei Precena Storici nella Sala Aliberti della Biblioteca Civica G. Monticone di Canelli (via G.B. Giuliani 29). Sabato 15 febbraio, alle ore 17, è prevista infatti la proiezione del film Onde di terra, scritto e diretto dal regista Andrea Icardi, di Santo Stefano Belbo, che sarà presente in sala.
Onde di terra narra delle Langhe degli anni ‘70, spopolate dall’industrializzazione, dove i bacialé si prodigano per combinare matrimoni per corrispondenza tra i contadini del posto e le donne del Sud. È così che con l’intermediazione di Remo, Fulvia si decide a lasciare Brancaleone per sposare Amedeo, salvo scoprire che l’uomo conosciuto per lettera non è chi le era stato fatto credere.

Mostra "1974: Canelli fa suo il Palio di Asti"

Memoria Viva, in collaborazione col Comitato Palio Città di Canelli e col patrocinio del Comune di Canelli, ha cercato di raccogliere quanto più possibile del patrimonio fotografico e documentale relativo al Palio 1974 e di esporlo dal 14 al 29 settembre in una piccola mostra, dal titolo “1974: Canelli fa suo il Palio di Asti”, presso l’atrio della Biblioteca G. Monticone, al secondo piano di Via G.B. Giuliani 29. L’inaugurazione della mostra è prevista per le ore 18 di sabato 14 settembre e l’orario di visita sarà il seguente: lunedì: ore 10:30-13; da martedì a domenica: ore 10:30-13 e 15-18:30.

I DOPOCENA STORICI - Secondo ciclo

Dopo i primi tre incontri di fine 2023, che avevano visto protagonista soprattutto l’agricoltura delle nostre zone, tornano nella Biblioteca Civica G. Monticone di Canelli i Dopocena Storici, proposti dall’associazione Memoria Viva in collaborazione con la Biblioteca stessa. L’idea di base è di creare una serie di appuntamenti fissi in cui si alternino temi storici a carattere locale e argomenti di più ampio respiro, variando per quanto possibile la squadra dei relatori.

I DOPOCENA STORICI IN BIBLIOTECA MONTICONE A CANELLI

Dopo i Caffè Filosofici e gli Aperitivi Letterari, nella Biblioteca Civica G. Monticone di Canelli arrivano i Dopocena Storici, proposti dall’associazione Memoria Viva e organizzati in collaborazione con la Biblioteca stessa, cuore pulsante della cultura canellese. L’idea di base è di creare una serie di appuntamenti fissi in cui si alternino temi storici a carattere locale e argomenti di più ampio respiro, variando per quanto possibile la squadra dei relatori.

Presentazione RE DEI LAVORATORI E RE DEI VAGABONDI - I bottai di Canelli e dell'Astigiano (1890-1945)

Venerdì 15 settembre, alle ore 21, nella Sala Aliberti della Biblioteca G. Monticone di Canelli, via G.B. Giuliani 29, rivivrà l’epopea dei bottai dell’Astigiano, di Canelli in particolare.
L’occasione è data dalla prima presentazione del libro RE DEI LAVORATORI E RE DEI VAGABONDI - I bottai di Canelli e dell'Astigiano (1890-1945)di Giuliano Giovine (Ed. Impressioni Grafiche). Questo volume è il frutto di una ricerca iniziata quarant’anni fa, interrotta e poi conclusa negli ultimi due anni. L’autore ricostruisce la storia sociale dei bottai canellesi e dell'Astigiano attraverso documenti d’archivio, articoli di giornale e soprattutto impagabili interviste ai bottai che sono l’espressione di un mondo che non c’è più. Nei loro racconti vengono rievocati i passaggi nodali dell’origine degli stabilimenti delle botti, i momenti salienti dell’apprendistato e del lavoro dei bottai, i tratti essenziali della loro cultura materiale. In particolare vengono evidenziati quegli aspetti della mentalità identitaria dei bottai che li caratterizzò fino alla fine della loro vita lavorativa. Il tutto arricchito da un corredo fotografico straordinario.

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