UNGARETTI - LA PAROLA CHE CONQUISTA

21 e 22 settembre: UNGARETTI, LA PAROLA CHE CONQUISTA

La Via degli innamorati è il percorso che dall'Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana sale lungo la Sternìa (nome che significa “strada acciotolata”), per giungere fino alla terrazza belvedere UNESCO. L’ispirazione della Via degli innamorati nasce da una visita fatta a Canelli dal celebre illustratore francese Raymond Peynet, creatore dei celebri “fidanzatini”. Lungo questo percorso si trovano installazioni artistiche ispirate alla tematica dell'amore in tutte le sue sfumature (sono presenti opere di Massimo Berruti, Antonio Catalano, Giancarlo Ferraris, Manuela Incorvaia, Enrica Maravalle, Alfredo Roggero Fossati, Gabriella Rosso, Vittorio Zitti).

Dal 2023 la Via degli innamorati si è arricchita dell'amore di uno dei più grandi poeti del XX secolo: Giuseppe Ungaretti.

Questo amore nasce nel 1966, quando Giuseppe Ungaretti incontra in Brasile, durante un ciclo di conferenze, Bruna Bianco. Dall’incontro nasce un amore, “immenso e reciproco”, sostenuto da intensi scambi epistolari che continueranno fino alla morte del poeta e che ancora oggi sono ben vivi e vibranti in Bruna. In quegli anni Ungaretti visitò alcune volte Canelli, e in molti Canellesi è ancora oggi viva la memoria dello stupore nell'incontrare per le vie cittadine uno dei più importanti poeti della letteratura del XX secolo e che ai tempi era anche un noto personaggio televisivo.

Per queste ragioni, la Via degli Innamorati doveva ospitare un simbolo dedicato all'amore di Giuseppe Ungaretti e Bruna Bianco.

Grazie all’appassionata richiesta di Bruna, il Comune di Canelli, l'Associazione Memoria Viva, il Club per l'UNESCO di Canelli e la Biblioteca Civica Gigi Monticone hanno dato vita al progetto pluriennale "Bruna porta UNGARETTI INEDITO A CANELLI" che si ripropone anche quest'anno presso il salone teche di Villa Ungà all'esterno del quale lo scorso anno è stata inaugurata l'opera di Giancarlo Ferraris la cui grafica viene utilizzata per gli eventi canellesi legati ad Ungaretti.

La Parola che conquista

Il programma di quest'anno dal titolo “La Parola che conquista” prevede una interessante mostra nel salone teche di Villa Ungà in via Villanuova 87 che sarà visitabile sabato 21 (ore 15,30 alle 18) e domenica 22 settembre (ore 10,30-12,30 – 15,30-18). E' prevista anche un'apertura straordinaria il 23 settembre mattina riservata alle scolaresche.

La mostra prevede quest'anno molte novità, oltre a fotografie, lettere scritte da Ungaretti a Bruna, libri rarissimi che contengono anche testi manoscritti di Ungaretti con pensieri e dediche.

Le novità

saranno esposti al pubblico:

  • i gioielli realizzati dal noto artista italiano Pasquale Santoro su disegno di Ungaretti e donati poi a Bruna;
  • due collane che Ungaretti ricevette in omaggio nel 1967, durante il suo viaggio in Perù per una serie di conferenze e interviste. In quell'occasione Ungaretti visitò anche Machu Picchu quale esponente della Commissione Italiana UNESCO e come presidente della Sezione cultura dell'UNESCO per valutare le possibilità di inserire la città nella lista del Patrimonio dell'Umanità (all'epoca Machu Picciu era ancora poco nota e non erano ancora stati realizzati gli scavi archeologici che l'hanno svelata al mondo. L'iter di iscrizione fu lunghissimo e si concluse solo nel 1982);
  • la “Sezione UNESCO”, con documenti lettere e articoli di giornali che attestano l'impegno di Ungaretti a favore dell'istituzione.

Quest'anno inizierà un interessante progetto ideato e promosso dall’Assessore alla Scuola Annamaria Tosti: "Sassi DiVersi", che coinvolge gli studenti della scuola secondaria di primo grado nella decorazione di sassi, accompagnati da versi poetici di Giuseppe Ungaretti. I ragazzi creeranno queste opere unendo arte e poesia, per poi collocarle in varie zone della città. Chi trova e prende con sé un sasso decorato è invitato a scattare una foto e condividerla sui social, diffondendo così bellezza e cultura attraverso un gioco di scoperta e partecipazione collettiva. Ogni sasso rappresenta un piccolo messaggio artistico, destinato a chiunque lo trovi per portare un momento di riflessione e meraviglia. Attraverso la condivisione sui social, si crea una rete di connessioni tra persone che, anche solo per un attimo, si fermano ad apprezzare la bellezza.

Durante la mostra sarà anche visibile il lungometraggio “Ho inghiottito Ungà” (per la regia di Riccardo Banfi con Bruna Bianco, Roberto Herlitzka e Anna Maria Bianco Giannetti) proiettato in anteprima a Canelli lo scorso anno nella chiesa di San Leonardo.