Dallo gnomo Mirtillo alla Costituzione

   

 "Se la cultura non è una vernice superficiale,   (...) allora è sicuramente questo: la crescita della flessibilità, della portata e della partecipazione dell'immaginazione, fino ad amalgamare la vita dell'individuo con quella della natura e della società. Quando natura e società potranno vivere  nell'aula  scolastica, quando i modi e gli strumenti per apprendere saranno subordinati alla sostanza  dell'esperienza, allora ci sarà la possibilità di conseguire questa conciliazione, e la cultura sarà la parola  d'ordine della democrazia"      

  John Dewey

COME E' NATO IL LIBRO

Il libro: “Dallo Gnomo mirtillo alla Costituzione. Percorsi di educazione alla Convivenza Civile

 dalla scuola dell’Infanzia, all’ultimo anno della scuola Primaria” documenta un’attività di 
ricerca realizzata nel Circolo Didattico di Canelli, nata dalla volontà di farsi carico
 e di rispondere ai bisogni urgenti che la nostra società pone in evidenza:

-  la necessità di far maturare nei bambini comportamenti più rispettosi nei confronti
 di sé, delle persone e dell’ambiente. Questa urgenza si è fatta più pressante 
 dall’osservazione preoccupata dell’atteggiamento dei  genitori, sempre meno educatori 
 e sempre più paladini, pronti a giustificare qualunque comportamento dei propri figli.

-  l’importanza di assimilare in modo costruttivo il progressivo cambiamento del tessuto
 sociale delle nostre città,  indotto dalla forte immigrazione degli ultimi anni, attra-
 verso la valorizzazione di contenuti legati all’accoglienza  della diversità. Se da una parte 
 questo fenomeno ha ampliato il patrimonio linguistico, culturale e sociale della scuola, 
 dall’altra esige il riassestamento di equilibri relazionali ed emotivi all’interno delle singole 
 classi e, più in generale, nelle nostre famiglie.

Il circolo didattico di Canelli ha voluto interpretare tali segnali come spie di una vera e propria 
“emergenza educativa” di cui la scuola deve farsi carico, recuperando la responsabilità della 
 missione educativa nel suo complesso. 
L’educazione alla convivenza civile è stato il terreno che si è voluto scegliere e percorrere, 
allo scopo di recuperare un’azione pedagogica di orientamento etico e morale, per prendersi 

cura della persona nel suo complesso.   

 

COSA PROPONE

Il libro vuole essere uno strumento utile per approfondire i significati sottesi ad un’educazione

eticamente e civilmente orientata, osservandoli da un punto di vista formativo e didattico-
metodologico.

Quali sono gli strumenti e i percorsi che la convivenza civile può offrire a questo scopo? 

-          In primo luogo l’educazione al rispetto di sé e degli altri come persona.

-          In secondo luogo il rispetto della realtà, così come ci è consegnata (l’ambiente, le risorse ..) 

-          In terzo luogo le dimensione delle “relazionalità” come fondamento della coscienza di sé 
 e  degli altri  e come fondamento della convivenza. 

Il libro presenta in modo dettagliato questi diversi percorsi, supportandoli con immagini e
materiali completamente  trasferibili ed utilizzabili in classe. 

Partendo dall’incontro dello Gnomo Mirtillo, “l’altro” che i bambini della scuola dell’Infanzia
dovevano imparare a conoscere nella sue diversità, attraversando percorsi di educazione alle
emozioni che dovevano portare alla conoscenza di sé e delle proprie peculiarità, percorsi di
educazione ambientale volti a maturare un senso di appartenenza e di rispetto nei confronti
delle risorse comuni, si arriva, nel percorso proposto alle classi quarte e quinte della Scuola 
Primaria, a costruire un adeguato “profilo di cittadino”, basato sulla costruzione di un’identità
collettiva, fondata su un’idea condivisa di cittadinanza e di comunità. Quest’ultimo passaggio 
non poteva eludere il confronto con i valori della Costituzione repubblicana, massima espres-
sione dei nostri diritti e del desiderio di costruire insieme gli architravi del nostro convivere
e comune operare. Avvicinando questo documento ed i suoi articoli come una risorsa viva ed 
attuale, i bambini hanno potuto approfondire il senso della democrazia e riscoprire il valore
della storia  e della memoria come fondamento e motore del futuro di un popolo.

Attraverso queste proposte educative, presentate con progressiva gradualità e continuità e 
volutamente sganciate dal classico ancoraggio disciplinare, i bambini hanno avuto l’opportu-
nità di prendere coscienza del proprio vissuto  come oggetto di ricerca e sono stati aiutati a 
riflettere e problematizzare le varie esperienze. I percorsi proposti hanno saputo inserire le 
competenze tipiche della convivenza civile in un orizzonte educativo più ampio, in un tutto 
antropologicamente ricco e significativo, pensato come il tessuto connettivo di tutto il curricolo 
formativo.

 VALORE DEL LIBRO

Ci piacerebbe pensare che il nostro lavoro possa costituire un’occasione di informazione, rifles-
sione e confronto  che possa contribuire a colmare quel deficit che oggi avvertiamo nelle dina-
miche del vivere insieme, deficit che non è solo di buona educazione, ma di rispetto di se stessi,
degli altri, dell’ambiente, di attenzione per il bene comune, di essenzialità, di amore per la vita. 

Auspichiamo inoltre che la narrazione dei percorsi possa essere uno stimolo per passare da una 
concezione riproduttivo-nozionistica della conoscenza ad una continua costruzione e riproget-
tazione dei saperi, in un’ottica  di formazione integrata. Condividere questo spostamento di 
attenzione, significa investire nella centralità dell’alunno  e costruire una scuola che ha come 
meta l’ampliamento del possibile e che insegnando a fare, racconta “valore”,  ricostruire una 
memoria storica, sostenendo l’interazione del soggetto con il proprio ambiente di vita.

Se il libro può principalmente essere considerato di supporto al corpo docente, ci piacerebbe 
immaginarlo anche nelle mani dei genitori dei bambini che hanno vissuto questi percorsi, come 
uno strumento che li aiuti a “leggere” le esperienze e la quotidianità delle giornate a scuola che
loro non vedono, evocando il contesto che supporta la crescita dei loro figli e testimoniando il 

valore del nostro quotidiano relazionarci coni bambini.  

 

NOTIZIE SULL’AUTRICE    

Elena Capra

           Laureata in filosofia e scienze umane, presso l’Università degli studi di Torino

                 

ha insegnato nella scuola dell’Infanzia per 25 anni, per poi passare nella scuola superiore di secondo grado, alla  cattedra di filosofia, psicologia e scienze dell’educazione.  Si è occupata di diversi progetti in ambito pedagogico e didattico, seguendo anche iniziative di formazione rivolte  ad insegnanti e genitori. Della stessa autrice L’osservazione del bambino e del contesto, edito nel 2001, presso la casa editrice Impressioni Grafiche.