Canelli- Torino - Lager e Ritorno
Canelli – Torino – Lager e Ritorno, presentazione di Conforme alla gloria, romanzo di Demetrio Paolin, tra i dodici finalisti del Premio Strega 2016.
Ingresso libero.
Conforme alla gloria
di Demetrio Paolin, Ed. Voland
L’Autore
Demetrio Paolin (Canelli, 1974) vive e lavora a Torino. Ha pubblicato poesie, saggi, racconti e romanzi. Ha collaborato con Corriere della Sera, il manifesto, Metropolis Zero, Vibrisse e il sito BookDetector. Alcuni suoi saggi e racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Nuova Prosa e Nazione Indiana. Ha pubblicato, tra gli altri, i saggi Una tragedia negata – il racconto degli anni di piombo nella narrativa italiana, Il Maestrale (2008) e Non fate troppi pettegolezzi, LiberAria (2014) e i romanzi Il mio nome è Legione, Transeuropa (2009) e Conforme alla Gloria, Voland, candidato al Premio Strega 2016.
Il Libro
Amburgo, 1985. Rudolf Wollmer fa il sindacalista, ha una moglie, un figlio adolescente e l’incubo di un padre scomodo, un ex SS che morendo gli ha lasciato in eredità la casa di famiglia. Deciso a sbarazzarsene subito, ritrova, tra gli oggetti del vecchio, un quadro intitolato La gloria.
L’immagine è minacciosa ma nasconde un segreto ancora più terrificante. Nel tempo, la vicenda di Rudolf e del quadro si intreccia con quella di Enea Fergnani, ex deportato, sopravvissuto a Mauthausen grazie alla sua abilità artistica e proprietario di un negozio di tatuaggi a Torino, e della giovane modella Ana. Un romanzo potentissimo, disturbante, sorprendente, dallo stile intenso e nitido, che è anche una riflessione sul rapporto tra vittima e carnefice, su quale sia il confine tra umano e disumano.
Ambientato tra la Germania e Torino, il romanzo abbraccia un periodo di tempo tra la metà degli anni ottanta e i giorni nostri, affondando diverse volte nelle piaghe della reale (dall'incendio della Thyssen Krupp alla morte di Primo Levi) e restituendo all'immagine dello specchio una narrazione dalle tinte terribili quanto la nostra realtà quotidiana
Hanno detto
“… la scrittura, limpida e piana, con lievi punte espressive, conserva ad ogni riga una tensione che inchioda il lettore e che, coerentemente, non può trovare nessuna vera soluzione. Ed è forse ispirata alla prosa di Primo Levi, nume tutelare di queste pagine, al quale dobbiamo la straordinaria intuizione “filosofica” che le sorregge …” (Filippo La Porta, Domenicale del Sole24Ore)
“Leggere Conforme alla gloria è soprattutto un’esperienza; a tratti quasi muscolare, per altri divertente. Mentre siamo alle prese con le vicende di Enea, Ana e Rudolf, semplicemente noi non riusciamo a distogliere lo sguardo, un po’ come succede proprio a Rudolf col quadro di pelle, avanzando per queste pagine fino alla frustata finale. Che c’è tutta, e si fa sentire ancora a diverse ore dalla conclusione della lettura. Se questo valga uno Strega, non lo sappiamo. Ma vale sicuramente il nostro tempo di lettori.” (Marco Montanaro, Ultima pagina)